Una volta un venditore (mediocre) mi disse: non devi mai chiedere a un cliente “come stai?” perché se risponde “male” non venderai mai niente. È una frase che mi ha detto più di 17 anni fa e non so come mai mi è tornata in mente recentemente, sul treno di ritorno da Reggio Emilia.

Mi ha colpito così, dal nulla e ho pensato di scrivere per dire a tutti quanto sia sbagliata questa affermazione. Ci dimentichiamo che siamo prima di tutto esseri umani fatti di carne e ossa, con sentimenti, problemi affetti. Non siamo clienti o venditori, siamo persone. Il Venditore mediocre obbietterebbe, ma è così. Mi sarebbe piaciuto chiedergli quante volte in meno ha venduto perché non ha chiesto: come stai?
Cosa faccio io se un cliente mi risponde “male“? Chiudo il computer e chiedo: come mai? Vuoi parlarne? E se ha voglia di confidarsi rimando la vendita a un’altra volta. Non lo faccio per buonismo, lo faccio perché è ciò in cui credo.

Penso che la persona che ho di fronte capisca che questi sono i miei valori, e che sarà interessata a rivedermi e, forse, a lavorare con me. Non vendiamo prodotti o servizi, vendiamo noi stessi e la fiducia che le persone possono riporre in noi, e questo si ottiene confrontandosi da esseri umani, sia che rispondano “va tutto bene” oppure “oggi è una giornata no”.