Non puoi vincere la paura di parlare in pubblico, o forse si?
Ti tolgo subito il dubbio: tutti hanno paura di parlare in pubblico.
Alcuni convivono meglio con questa emozione perché lo fanno spesso, ma capita anche agli speaker più esperti di essere nervosi. Quindi, se ti senti ansioso quando devi parlare in pubblico, è normale. Ci sono però delle tecniche e dei trucchi del mestiere che puoi imparare e che ti aiuteranno a sconfiggere questa paura, o almeno ti insegneranno a conviverci meglio.
Ma prima capiamo da dove origina questa paura.
Gli argomenti del post
Che cos’è la paura di parlare in pubblico e perché ci assale?
Tutte le manifestazioni fisiche che provi quando sei davanti a un pubblico – voce che trema, farfalle nella pancia, gambe rigide, cuore che batte all’impazzata – sono il risultato di una reazione fisiologica, sviluppata in milioni di anni di evoluzione, che serve a proteggerci dalle minacce del mondo esterno, e ogni tanto anche dal pubblico che ci ascolta.
Siamo esseri sociali e per noi l’accettazione è importante. Quando parliamo di fronte ad altre persone ci sentiamo esposti, abbiamo il timore di fare brutta figura. Il nostro cervello percepisce queste situazioni come minacce e attiva i meccanismi di difesa comandati da alcune aree specifiche. In particolare l’amigdala (che gestisce le emozioni) e l’ipotalamo che comanda le funzioni automatiche del corpo come il metabolismo, il battito cardiaco, la pressione sanguigna ecc.
L’ipotalamo è una parte importante del nostro cervello, ma sicuramente non è la più qualificata quando si tratta di distinguere tra diversi tipi di pericoli. Ha iniziato a formarsi 100 milioni di anni fa, e uno dei suoi compiti è di proteggerci dai predatori e dalle insidie della natura. Anche se nei millenni si è evoluto, l’ipotalamo non ha la capacità di discernere tra minacce reali (i predatori) o presunte (il pubblico che ti ascolta). Reagisce alla paura nell’unico modo che conosce: preparando il corpo a combattere o a fuggire: una reazione automatica perché deve essere il più rapida possibile. Se siamo arrivati fino ai nostri giorni è anche perché l’ipotalamo non pensa, reagisce, e così ci salva la vita.
Quando viene attivato dallo stimolo della paura, l’ipotalamo immette adrenalina nel corpo per preparare i muscoli all’attacco (o per correre a gambe levate). Il battito cardiaco aumenta, così come la pressione sanguigna. La digestione si blocca per dare più ossigeno ai muscoli e deviare il sangue verso gli organi vitali. Questo causa la bocca asciutta e le farfalle nella pancia. Riconosci i sintomi? è ciò che succede quando hai paura di parlare in pubblico. É una reazione istintiva e naturale che tutti gli speaker vivono a diverse intensità.
Mark Twain, il famoso scrittore americano che veniva spesso invitato a tenere discorsi in pubblico diceva:
“Ci sono due tipi di oratori, quelli che sono ansiosi e quelli che mentono dicendo non esserlo”.
Questo è quello che succede quando abbiamo paura di parlare in pubblico, la prima reazione è scappare o combattere e, purtroppo, nessuna delle due è socialmente accettabile. Inoltre, se vuoi far volare le tue idee, se vuoi che il tuo progetto veda la luce, se vuoi convincere qualcuno a cambiare la propria visione del mondo o se vuoi vendere qualcosa, sicuramente devi farlo davanti a un pubblico, e fuggire – o prendere tutti a pugni – non è la soluzione migliore per ottenere quello che vuoi.
Vediamo allora come puoi allenarti, prima e durante uno speech, per combattere la paura e i sintomi fisici che l’accompagnano.
Prima dello speech (aumenta la tua sicurezza)
Innanzitutto la paura non è un male assoluto: una giusta dose aiuta a concentrarti su quello che devi fare. Se non fossi un po’ spaventato o preoccupato non ti prepareresti affatto e faresti una pessima figura.
Preparati bene – Io dico sempre che la preparazione si mangia la paura a colazione. Quando prepari (bene) il tuo speech, aumenti la fiducia e la sicurezza in te stesso, è il primo passo per vincere la paura. Inizia in anticipo e non ritrovarti a progettare all’ultimo minuto. Chiarisci quali sono i punti importanti che dovrai affrontare nel tuo discorso, scegli che cosa dire e soprattutto tieni a mente l’obiettivo che ti sei dato. È per realizzare questo obiettivo che parli in pubblico ed è questo che deve motivarti.
Prova, prova, prova – Una volta che hai preparato il tuo speech devi provarlo ad alta voce. È la parte che a me piace di meno perché tutte le volte mi sento un deficiente a camminare per casa ripetendo i vari passaggi del mio discorso. Ma è anche la parte che ringrazio di più di aver fatto quando salgo sul palco. Quante volte ripetere? Dipende da quanto tempo hai a disposizione e da quanto è lunga la presentazione. Io suggerisco come minimo 3 volte. Ascoltare la tua voce ti prepara al public speaking, ti aiuta a studiare come dare l’enfasi ad alcune parti del discorso e a usare le pause. Parli troppo in fretta? troppo lentamente? non respiri abbastanza? Lo puoi capire solo provando ad alta voce. È come fare una prova generale a teatro: anticipa le condizioni in cui ti troverai e aiuta il tuo corpo e la tua mente a sentire quello che proverai davanti al pubblico.
Non imparare a memoria – Come hai visto, il cervello reagisce alla paura in modo automatico e veloce, concentrando tutte le energie nelle parti più importanti del corpo (muscoli e organi vitali). La memoria, purtroppo, non è una parte vitale, quando devi combattere o fuggire. Perciò, può capitare che, mentre parli in pubblico, il cervello decida di “staccare la spina”. Se hai imparato un discorso a memoria, questo diventa un serio problema. Quindi non imparare a memoria. Piuttosto suddividi il tuo speech in vari passaggi e ricordarti i collegamenti tra di essi. Non è un peccato mortale tenere vicino a te un foglio con (poche) note in modo da poter dar un’occhiata in caso di bisogno, sempre che tu ti sia preparato bene, altrimenti è inutile.
Trova un coach – Quando ripeti fatti ascoltare da qualcuno che ti dia un feedback. Un coach di cui ti fidi (amico, collega, genitore, fidanzato) è fondamentale per perfezionare la tua presentazione ed essere più efficace. Non è importante che sia un esperto di public speaking, l’importante è che ti dia dei suggerimenti e dei consigli sinceri. É addirittura meglio se non conosce l’argomento che stai per trattare: in questo modo sarà il prototipo delle persone che ti ascolteranno durante la presentazione. Se lui/lei non capisce quello che dici non lo capirà neppure il tuo pubblico. Segui gli spunti che ti da’ e cambia il tuo speech in modo che sia ancora più comprensibile. Questo ti darà ancora più sicurezza una volta che inizierai a parlare in pubblico.
Lo speech (o appena prima)
La paura sarà più intensa appena prima di iniziare il tuo speech: il corpo reagisce al pericolo quando esso è più vicino. Hai però dei preziosi alleati, dei trucchi che puoi usare per allenare il tuo cervello e il tuo corpo e contrastare i sintomi della paura.
Allena il tuo cervello
Non scappare dalle tue emozioni – Se sei nervoso non pensare: “Non devo essere nervoso“, “Accidenti! Perché sono così agitato?” ecc. Questi sono pensieri che aumentano la tua ansia. Piuttosto prendi consapevolezza delle tue emozioni, pensa: “Ok, sono nervoso. E allora? É comprensibile perché è una cosa a cui tengo molto. Non c’è nulla di male“. In questo modo, pensando che stai provando delle emozioni naturali, il tuo corpo si rilasserà accettando la situazione come “normale” e non come se fosse una minaccia. Anche quando esci con un partner per la prima volta sei nervoso, ma questo non ti impedisce di essere galante, seducente e spiritoso. Fai così anche durante il tuo speech, usa le tue emozioni come fonte di energia per fare bella figura.
Pensa positivo – Parlare in pubblico può spaventare, ma è anche una stupenda occasione per fare bella figura e per condividere le tue idee o vendere i tuoi prodotti. Non farti dominare da pensieri negativi come: “Oddio, ora mando tutto in in fumo“; “Ecco, chi me l’ha fatto fare ?“; “Adesso dimentico qualcosa e mi blocco davanti a tutti“. Contrasta la paura con pensieri positivi: “Adesso farò un bel discorso“, “mi sono preparato e verrà bene, anzi benissimo”. Immagina di aver già finito il tuo speech e di averlo fatto alla grande. Focalizzati sulle sensazioni di benessere che proverai una volta terminato. Pensa che la tua idea abbia avuto successo o che tu sia già riuscito a vendere. Vedrai che in questo modo tutto sarà più semplice perché hai già creato un mood positivo e lo farà anche la tua mente.
Allena il tuo corpo
Il respiro – Respira lentamente e profondamente usando la respirazione addominale (quella di pancia). Dopo alcuni respiri il tuo fisico inizierà a distendersi, i muscoli si rilasseranno e il battito cardiaco rallenterà. In questo modo riesci a contrastare i sintomi della paura dando al tuo corpo un feedback che va nella direzione opposta. É come se dicessi: “Va tutto bene. Ok. Tranquillo. Non c’è nulla da temere“. Respirare bene è la cosa più importante da fare prima di parlare in pubblico.
Fai stretching – Poco prima di parlare fai stretching: unisci le mani, allunga le braccia e portale sopra la testa. A questo punto inarca la schiena all’indietro e distendi tutti i muscoli che vanno dai glutei al collo. Così facendo rilassi il corpo e contrasti la tensione muscolare data dalla reazione “combatti o fuggi”. Con i muscoli rilassati è più facile muoversi e parlare.
Usa l’acqua – Bevi dell’acqua 30 minuti prima di iniziare il tuo speech in modo da tenerti idratato e non avere la bocca secca mentre presenti. Tieni vicino a te una bottiglietta di acqua da cui bere durante lo speech. Evita l’acqua frizzante perché ruttare davanti al pubblico non è il massimo, e non esagerare con l’acqua perché l’unica cosa peggiore della paura di parlare in pubblico è la paura di farsela addosso in pubblico. Non è ideale presentare con il solo pensiero di andare in bagno il prima possibile perché hai la vescica piena.
Mangia qualcosa – Lo so che prima di presentare hai lo stomaco chiuso e non hai appetito, ma ti consiglio di mangiare qualcosa: il calo di zuccheri non aiuta sul palco o in una riunione. Io preferisco una mela o una banana perché sono leggeri, digeribili e facili da portare in giro. Inoltre non rischiano di sporcati: la camicia macchiata di succo d’arancia non diminuirà (purtroppo) la tua paura di parlare in pubblico.
Non pensare di dover essere perfetto
Un errore comune di molti speaker è che vogliono fare il “discorso perfetto”. Quando presenti puoi commettere degli errori e probabilmente li commetterai. La cosa bella è che non pregiudicheranno il successo del tuo speech. Infatti non sei un attore di teatro che sta recitando Shakespeare: il pubblico non sa che cosa stai per dire, non si aspetta “essere o non essere, questo è il dilemma“, e questo è un enorme vantaggio. Si può presentare bene o meno bene, ma non si segue un copione, perciò non si sbaglia mai. Il pubblico si accorge dei tuoi errori solo attraverso le tue reazioni. Quindi, non sono importanti gli errori, ma le tue reazioni ad essi. Capita anche performer esperti di sbagliare, è successo anche a Patti Smith, la famosa cantante in attività dal 1974 (43 anni!). Quando ha cantato alla cerimonia per la consegna del Nobel al suo amico Bob Dylan, si è dimenticata le parole della canzone e ha chiesto scusa a tutti dicendo che era molto emozionata. E il pubblico che cos’ha fatto? Semplice, ha applaudito. In fondo sono esseri umani anche loro.
Hai già vinto, ma non lo sai
Ricorda che hai già sconfitto la paura perché hai avuto il coraggio di alzarti e parlare davanti ad altre persone. Non ti sei fatto sopraffare e hai deciso di farcela. Hai già affrontato la parte più difficile. Quando presenti, il pubblico è lì per ascoltare te e la tua idea, per farsi convincere. Vogliono che tu faccia bella figura. Perciò, goditi il momento e vivilo appieno con tutte le sue emozioni e la sua bellezza.
Più parli in pubblico e più la paura passerà. Ci saranno delle volte in cui sarai più emozionato perché ci tieni particolarmente o perché la situazione è speciale (lo descrive bene Rudy Bandiera – blogger, docente, star del web e giornalista – uno che di discorsi in pubblico ne fa parecchi. Eppure al TEDxRoma è stato diverso…) Ci saranno altre volte in cui non sarai agitato per niente e tutto filerà liscio.
In ogni caso preparati, allena corpo e mente, e non pensare di dover essere perfetto: vedrai che tutto andrà bene. Dopo tutto è solo una presentazione. Non mi risulta sia mai morto nessuno. O forse si?
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1 Comment
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Tutto vero e spiegato molto bene.
Bravo Emanuele! Complimenti!