Una delle domande che fanno più spesso durante i miei corsi è: “Le slide sono indispensabili? Le dobbiamo usare per forza?”

Per dare una risposta corretta suggerisco di fare un passo indietro e farsi un’altra domanda: “è indispensabile fare una presentazione?”. La presentazione (con o senza slide) è il media corretto per ottenere quello che vuoi? Sarebbe meglio fare un report, una mail o un documento Word?

Ricorda che 30 slide sono l’equivalente scritto di una pagina – sì, 1 pagina – di Word. Devi perciò valutare se sia più vantaggioso organizzare una riunione di mezz’ora o far leggere una pagina Word ai destinatari del tuo messaggio. Quindi pensa al media giusto.

Diciamo che la presentazione è il mezzo più adatto e passiamo alla questione delle slide.

Io le uso tutte le volte che posso perché le considero un supporto importante. Quando dico supporto intendo dire che servono per veicolare meglio i miei messaggi, non che sono i miei messaggi. Non uso PowerPoint come un gobbo e mi innervosisco quando vedo un presentatore, girato verso lo schermo, che legge le proprie slide. Oltre all’inconveniente di “dare il culo” alla platea, dà anche l’impressione (corretta) di non essersi preparato: il peccato più grave per uno speaker e un pessimo uso di PowerPoint.

All’opposto, se usi bene le slide, puoi arricchire la tua presentazione con elementi emozionali (una foto vale mille parole) e aiutare il pubblico a seguirti più facilmente.

Ma fai attenzione, buttare lì 30/40 slide a caso non è la scelta corretta. Per essere efficace ogni slide deve avere la giusta collocazione e il proprio scopo. Deve inserirsi in modo coerente nella presentazione, non va usata soltanto per sensazionalismo o per aggiungere belle foto.

Il lavoro da fare è paragonabile alla scrittura di un libro: il consiglio ripetuto più spesso nei manuali è “togli il superfluo” sia esso una frase, un aggettivo oppure un avverbio (Stephen King li odia profondamente).

La riscrittura è altrettanto importante: l’ordine delle slide (e la cancellazione di alcune di esse) è fondamentale per dare ritmo e coerenza al tuo speech. Prova sempre a ripetere a voce alta e senti se i vari passaggi sono coerenti e formano una storia facile da seguire. Ancora una volta, è questione di preparare la presentazione e non improvvisare.

Il consiglio è: semplifica, semplifica e semplifica. Aggiungere è facile, togliere è difficile. Antoine de Saint-Exupéry, autore del Piccolo Principe diceva: