Il valore di ciascuna presentazione è lo speaker. Sembra un’affermazione scontata, ma spesso i presentatori sottovalutano quanto sia importante il loro contributo. Se non fosse così, basterebbe mandare via mail la presentazione – o il testo di un discorso – e il gioco sarebbe fatto. Ma noi non ci fidiamo delle persone che non spiegano le proprie idee: vogliamo vedere in faccia chi presenta, capire che persona è e che cosa traspare dalla sua presentazione. Quindi è importante, se si vuole essere efficaci, presentare le proprie idee di persona.

Ma ogni tanto ci dimentichiamo di aggiungere noi stessi alla presentazione. Succede nei contesti “business” dove pensiamo che la razionalità debba avere il sopravvento. Invece è proprio in queste occasioni che dobbiamo far vedere perché la presentazione è importante per noi, mostrare quali emozioni ci suscita l’argomento, dimostrare che ci teniamo. Può sembrare difficile, ma è cruciale.

Un modo per rendere le presentazioni più accattivanti è di inserire al loro interno qualcosa di molto personale: una fotografia, oppure raccontare una storia che ti riguarda, un aneddoto legato all’argomento della presentazione che impatta la tua vita.
In questo modo le emozioni che proviamo per quel ricordo personale – o quella storia – emergono e contaminano tutto lo speech, rendendolo più emotivo.

Ricordi, storie e aneddoti sono parte integrante di noi, la nostra vita e la nostra memoria ne sono colme. Dobbiamo solo avere la pazienza di recuperarli e capire come ci possono essere utili nella prossima presentazione. Sembrano contesti molto lontani tra loro – la presentazione e le esperienze della nostra vita – ma basta un piccolo sforzo per trovare un collegamento.

A primo acchito sembra inutile raccontare della marmellata di limoni che faceva tua nonna: non c’entra col tema che stai presentando (le note spese). Ma se cambi la tua prospettiva puoi raccontare della marmellata e di come ti abbia sempre stupito il fatto che una cosa così aspra e sgradevole potesse trasformarsi in qualcosa di delizioso. Lo stesso vale per le note spese: sono una rottura (aspra) da gestire, ma se fatte bene sono un vantaggio che porta la nostra azienda a essere più solida contenendo i costi.

Lega la sensazione della marmellata allo stupore che provavi per la trasformazione aspro/dolce, fai emergere le tue emozioni e trasportale nel tema delle note spese. Sarai più umano, efficace e un miglior speaker, garantito al limone*.

*Vecchio detto usato delle nonne per dire che una cosa era assicurata.