Se il tuo pubblico si sforza di capire una slide, analizzando un grafico o impiegando 30 secondi per leggere il testo, hai sbagliato a costruire la tua presentazione.

Quando proietti una presentazione il pubblico deve dare uno sguardo alla slide, capirla in un amen, e poi tornare a concentrarsi su di te. Tu stai presentando e tu devi dare un valore aggiunto allo speech. Se le persone si concentrano troppo sulle slide non ti ascoltano e tu diventi inutile. Anche Nancy Duarte, guru delle presentazioni, ne parla in un suo post.

Le slide non devono essere una distrazione, devono dare supporto al racconto, non essere il racconto. Ma non devono neppure essere inutili o separate dallo speech. Amalgamare slide e speech, questo è il tuo obiettivo. Peggiori sono le slide – in termini leggibilità e rapidità di comprensione – e meno il tuo speech sarà efficace. Prova a pensare all’ultima presentazione cui hai assistito. Com’erano le slide? Dense di testo e con brutte immagini? Ricordi che cosa ha detto lo speaker? Ricordi l’argomento della presentazione? Probabilmente no, eri troppo impegnato a decifrare le slide.

Allora perché usare le slide se possono essere così pericolose?
Perché, quando sono fatte bene, sono indispensabili e aiutano il tuo pubblico a ricordare quello che presenti. Molti studi dimostrano che le persone ricordano più informazioni quando stimoli più canali sensoriali. Se oltre a parlare (canale auditivo) fai vedere un grafico o una foto (canale visivo) le persone ricorderanno più a lungo la tua presentazione. Se la tua idea o il tuo prodotto vengono dimenticati, la tua presentazione è inutile. Quindi usa le slide nel modo corretto, presenta per farti ricordare, non per farti dimenticare. Progetta slide che siano facili da capire e da ricordare.

Facciamo un esempio
Devi mostrare l’andamento di fatturato degli ultimi 5 anni.
Potresti scegliere di usare una tabella o un grafico (non a torta!) come nella slide qui sotto.

Oppure, senza entrare nei dettagli, mostrare di quanto è aumentato il fatturato in 5 anni, dando anche una connotazione più emozionale al numero (l’uomo che esulta).

Questa seconda scelta è meno precisa, ma più memorabile. Finita la presentazione, credi che il pubblico sarà più propenso a ricordare (e anche a raccontare) tutti gli andamenti degli ultimi anni o ricorderà più facilmente il 296% di aumento?

Se lo ricordano ne parleranno, altrimenti finirai nell’oblio.